Rifiuta il ricovero: qual’è e come si dimostra la veridicità di questa dichiarazione. L’informativa che permette al paziente di decidere autonomamente come va provata da parte dell’attore e del convenuto?
Quante volte leggiamo sulla cartella di PS “rifiuta il ricovero” e quante volte il paziente afferma di essere stato consapevolmente informato?
Nella mia carriera di medico legale mai! I pazienti o dichiarano motivazioni non confacenti oppure affermano di aver firmato senza leggere cosa stavano facendo in quanto non informati completamente.
Ma chi è dalla parte della verità, il paziente o il medico? Esiste la possibilità di valutare ex post la congruità dell’affermazione “rifiuta il ricovero”?
Noi pensiamo di se e la IV tavola rotonda di mercoledì 12 Aprile si concentrerà soprattutto su tale questione oltre che sul consenso informato in generale e sui suoi risvolti economici per l’attore e il convenuto.
Discuteremo di una caso clinico vero e di una sentenza di Cassazione di recente pubblicazione e dello stimato Cons. Marco Rossetti, grazie alle relazioni dell’Avv. Lorenzo Locatelli, del dr. Carmelo Galipò, del Prof. Giovanni Caselli con la possibile partecipazione del Cons. di Cassazione dott. Paolo di Marzio.
Di seguito uno stralcio della sentenza del Cons. Marco Rossetti: “… La Corte d’appello, così ragionando, ha mostrato dunque di ritenere che l’unica condotta colposa ascrivibile al medico fosse l’omessa informazione del paziente sulle alternative terapeutiche. Se l’omessa informazione fu l’unica condotta colposa tenuta dal medico, per condannare la struttura sanitaria al risarcimento del danno sarebbe stato necessario accertare l’esistenza d’un valido nesso di causa tra la suddetta omissione e il danno…”.
Potete ben comprendere che su tale riflessione del Cons. Rossetti non ci può essere nulla da obiettare, mentre su certe decisioni della Corte di Appello ci sarebbe, invece, molto da riflettere!
Vi invito dunque a seguire la tavola rotonda di mercoledì prossimo iscrivendovi al link seguente: https://responsabilecivile.it/il-lavoro-del-ctu/
Dr. Carmelo Galipò
(Pres. Accademia della Medicina Legale)
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